Steven Millhauser è un narratore statunitense. Nel 1997 ha vinto il Premio Pulitzer con il romanzo Martin Dressler.
Ha esordito con Edwin Mullhouse. Vita e morte di uno scrittore americano (Edwin Mullhouse. The life and death of an american writer 1943-54, 1972), parodica biografia letteraria di uno scrittore di talento morto undicenne e del suo romanzo «Cartoons», narrata da un suo coetaneo. La sua cifra stilistica immerge storie elaborate all’interno di un tessuto narrativo minimalista, cogliendo con peculiare attenzione i riflessi illusionistici del «sogno americano», come in Martin Dressler. Il racconto di un sognatore americano (Martin Dressler. The tale of an american dreamer, 1996, premio Pulitzer), storia di un costruttore di alberghi di lusso che progetta un mondo artificiale, il Grand Cosmo, per dar spazio alle sue grandiose ambizioni. Vortici fantasmagorici di realtà e fantasia caratterizzano anche i romanzi Ritratto di un romantico (Portrait of a romantic, 1977), Dal reame di Morfeo (From the realm of Morpheus, 1986), Notte incantata (Enchanted night, 1999) e le numerose raccolte di racconti, da Il museo Barnum (Barnum Museum, 1990) a Il re nell’albero (The king in the tree, 2003), a Voci nella notte (Voices in the night, 2015).